“Non un atto tecnico ma una visione di crescita”, Rosolini al Centro difende lo studio della zona A

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Dopo la seduta consiliare aperta del 7 luglio scorso, durante la quale è stato discusso lo Studio di dettaglio della Zona A del centro storico, il movimento politico Rosolini al Centro ha diffuso una nota ufficiale per rispondere alle critiche mosse dall’opposizione. Il documento difende il valore urbanistico e politico dello studio, rivendicando una visione di rilancio per il cuore antico della città e contestando la linea adottata dai gruppi di minoranza.

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In merito alle strumentali polemiche sollevate dall’opposizione durante e dopo la seduta consiliare aperta del 7 luglio scorso, il movimento politico Rosolini al Centro intende chiarire la propria posizione e restituire dignità al confronto politico, oggi purtroppo scaduto in uno sterile teatrino mediatico”.

Al centro del dibattito lo Studio di dettaglio della Zona A, redatto ai sensi della L.R. 13/2015, che secondo Rosolini al Centro “rappresenta uno strumento urbanistico serio, concreto e atteso da anni. Altro che semplice “atto tecnico”: parliamo di un documento che consente, per la prima volta in modo organico, il recupero del patrimonio edilizio esistente nel cuore antico della città, secondo criteri trasparenti e condivisi”.

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Il movimento sottolinea che “con oltre 3.100 unità edilizie censite, il piano individua gli interventi ammessi, favorisce la semplificazione burocratica, rende finalmente possibile ciò che per troppo tempo è rimasto solo sulla carta: il riscatto del centro storico attraverso il rispetto della sua identità e la valorizzazione delle sue potenzialità economiche e sociali”.

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Non manca un passaggio critico nei confronti delle opposizioni: “Chi oggi finge stupore davanti a questo percorso, dimentica forse che per decenni nulla è stato fatto, né per agevolare i proprietari, né per garantire decoro e funzionalità al tessuto urbano. L’opposizione, anziché proporre, preferisce abbandonare l’aula e attaccare chi lavora”.

Rosolini al Centro definisce “fuorviante, se non intellettualmente disonesto, ridurre l’intervento dell’Amministrazione – e in particolare la visione espressa dal Sindaco – a una manovra propagandistica. La politica non è silenzio né tecnicismo neutro, ma capacità di orientare, immaginare, costruire”.

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Chi ci accusa di spacciare un atto tecnico per un piano di sviluppo urbano, ignora che senza una base normativa come quella offerta da questo studio nessuna strategia di rilancio è possibile. E proprio perché crediamo in un futuro diverso per Rosolini, accompagniamo ogni atto amministrativo con una visione di crescita”.

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Il percorso – continua il movimento- è stato avviato in trasparenza, coinvolgendo i cittadini e i professionisti del territorio. La partecipazione attiva e costruttiva di architetti, ingegneri, docenti e tecnici durante il Consiglio comunale dimostra che la città ha voglia di guardare avanti. Solo una parte della politica sembra voler restare ferma, prigioniera della sterile critica. Siamo consapevoli che il centro storico non si rigenera con un solo atto, ma senza questo primo passo tutto il resto resterebbe illusione. La città non ha bisogno di chi crea confusione, ma di chi lavora con serietà, visione e responsabilità”

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